Il Superbonus 110% è un incentivo fiscale che permette di effettuare lavori per migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile recuperando in cinque anni il 110% della spesa sostenuta.
In pratica, questo significa che puoi effettuare gratis gli interventi di riqualificazione energetica sulla tua abitazione: addirittura, se il tuo fornitore – come Muratori Serramenti – ti offre lo sconto in fattura, non devi aspettare nemmeno 5 anni, ma semplicemente non dovrai nemmeno pagare la fattura!
Fantastico, no? Ovviamente ci sono dei criteri da rispettare: innanzitutto, per poter eccedere a questa agevolazione non basta sostituire i serramenti, ma è necessario eseguire uno degli interventi definiti “trainanti”: sostituire la caldaia con una in classe A oppure applicare il cappotto termico alle pareti e conseguire un miglioramento di due classi energetiche.
La sostituzione della caldaia o l’applicazione del cappotto sono interventi “trainanti”, ovvero quelli che rendono possibile accedere al bonus, ma essi portano con sé la possibilità di detrarre anche le spese sostenute per una serie di altri interventi di efficientamento. La detrazione al 110% quindi si applica anche per tutti gli altri interventi di efficienza energetica che godono dell’Ecobonus (compresa quindi la sostituzione di finestre, cassonetti e schermature solari o chiusure oscuranti).
Il Superbonus si applica agli interventi trainanti e trainati effettuati da:
Le imprese rientrano tra i beneficiari nella sola ipotesi di partecipazione alle spese per interventi trainanti effettuati sulle parti comuni in edifici condominiali.
Le agevolazioni valgono per prime case, seconde case e immobili concessi in affitto e ogni beneficiario può goderne sugli interventi trainanti che trainati riferiti al massimo a due unità immobiliari. Per ulteriori proprietà all’interno di un condominio si può usufruire del bonus limitatamente ai soli interventi trainanti.
Per aver diritto al bonus deve essere l’intero condominio ad effettuare un intervento trainante: a quel punto, oltre alla propria quota dei lavori comuni per la caldaia o per il cappotto, puoi anche detrarre eventuali interventi trainati sul singolo appartamento, fino a due distinte unità immobiliari
È possibile accedere al bonus per interventi su villette unifamiliari adibite a prima o seconda casa o concesse in locazione, eccetto che per gli edifici accatastati nelle categorie A/1: abitazioni di tipo signorile; A/8: abitazioni in ville; A/9: castelli, palazzi di eminenti pregi storici o artistici.
I massimali di spesa sugli interventi trainanti variano a seconda del tipo di edificio e del tipo di intervento. Per tutti gli interventi trainati (compresi quindi la sostituzione di finestre, cassonetti e schermature solari o chiusure oscuranti) il beneficio fiscale massimo è di 60.000 euro: ciò significa che il valore massimo delle spese portate in detrazione è di € 54.545,00.
Per evitare abusi e sprechi con il Decreto Requisiti Tecnici e stato pero inserito, accanto a questo costo globale massimo relativo all’intervento, anche un massimale di spesa per metro quadrato riferito ai singoli elementi, che vedremo più avanti.
Per avere la detrazione del 110% sia sugli interventi trainanti che trainati la prima operazione da fare è rivolgersi ad un tecnico asseveratore, o ad un’impresa che segua l’intero intervento. Una volta conclusi i lavori il tecnico dovrà certificare:
In genere però il tecnico asseveratore non fa solo una verifica ex-post, ma controlla da subito che
Gli interventi devono rispettare dei stringenti requisiti, sia singolarmente sia nel loro complesso :
In genere ovviamente non è necessario che il committente conosca questi parametri, ma nel caso in cui si voglia effettuare un intervento è consigliabile comunicare da subito al fornitore – in sede di richiesta del preventivo – che si vuole beneficiare del Superbonus, in modo che il fornitore ti possa da subito proporre prodotti in grado di soddisfare i requisiti richiesti.
Una volta appurato che puoi beneficiare del 110% hai due opzioni:
Nel caso di sconto in fattura o cessione del credito, devi inoltre:
Nota Bene: sia i costi per il rilascio delle asseverazioni sia quelli per il visto di conformità da parte del commercialista rientrano nelle spese detraibili! ?
Se opti per portare direttamente in detrazione le spese è necessario pagare le fatture con un bonifico bancario parlante.
Devi prestare particolare attenzione a questa operazione, perché si tratta di qualcosa di ben diverso e specifico rispetto al bonifico ordinario: in caso di errori o disattenzioni, potresti infatti non vederti riconosciute le agevolazioni fiscali.
Il bonifico cosiddetto “parlante” si differenzia da quello comune perché in esso devono essere specificate tutte le informazioni necessarie per non creare confusione con altri pagamenti e non avere problemi nel momento in cui presenterai la documentazione all’Agenzia delle Entrate richiedendo lo sconto fiscale sulla dichiarazione dei redditi. Tutte le banche e gli uffici postali sono dotati di apposita modulistica, dove vengono ben illustrati i campi da compilare.